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Tra l’8 ed il 10 febbraio del 1885, a seguito di tre giorni di intense piogge la chiesa crolla per via di una frana a scorrimento rotazionale.
L’abitato subì una graduale traslazione, da monte verso valle, di circa 200 m conservando parzialmente l’integrità in elevazione degli edifici. Rimasero in piedi il campanile e la stessa Chiesa, il Palazzo Rendina, il cimitero e le abitazioni che, ovviamente, subirono fessurazioni e disarticolazioni delle strutture tali che gli abitati furono costretti ad abbandonare il sito e costruirne uno nuovo a circa 2 km in direzione est sulla cima di un rilievo collinare.
Vennero recuperati i simboli religiosi e della comunità: la campana della chiesa, la statua della Madonna del Carmelo e altri oggetti sacri.
La Madonna continua a essere lì, si staglia eterea, guardiana di quello che resta della Chiesa a Lei dedicata, sorgente di speranza e di rinascita per la comunità del borgo.
Alla fine del XVIII secolo, fu affidato all’architetto Giovanni Patturelli, l’elaborazione di un progetto urbano che disciplinasse la costruzione della città di fondazione che andava crescendo.
Nel il 1833, solo la Chiesa era rimasta incompleta. Le celebrazioni continuarono così nella vecchia cappella a cui più volte vengono effettuati lavori di ristrutturazione e manutenzione a causa di problemi statici, legati ai movimenti franosi che già si iniziavano ad avvertire.
I lavori iniziati con Teodoro continuarono con nuovo conte, Giuseppe Rendina, il centro abitato venne ampliato con nuove strutture pubbliche, portando avanti la costruzione della Chiesa, i cui lavori divennero necessari a causa di alcuni movimenti franosi che resero quasi totalmente inagibile la vecchia cappella, l’effige della Madonna del Carmelo, a cui la chiesa è dedicata, venne trasportata all’interno del Palazzo, dove le celebrazioni avverranno fino al completamento.

informazioni di utilità relative al punto di interesse
Tempo previsto per la visita
20 minuti
Orari di apertura e chiusura
Eventuali indicazioni
Telefono: +39 0971 982014